Avere un intestino felice, quindi sano e funzionante, è molto importante perchè il suo buon funzionamento influisce sullo stato di benessere generale della persona.
Cosa vuol dire avere un intestino felice?
Il nostro intestino è abitato dalla flora batterica intestinale o microbiota (intestino: secondo cervello), nei vari tratti dell’apparato digerente la flora batterica è differente, ovvero in ogni porzione ci sono specie prevalenti rispetto ad altre, questa proporzione varia in base al livello dell’apparato a cui si fa riferimento.
Ad esempio nel cavo orale c’è una certa proporzione, un certo numero e un certo tipo di microrganismi che è diverso da quello che si trova nello stomaco, che a sua volta è diverso da quello che si trova nell’intestino e così via.
L’equilibrio tra il microbiota e l’intestino è fondamentale ma è anche molto delicato e richiede una complessa regolazione in cui intervengono diversi fattori:
- Sistema nervoso autonomo
- Ormoni
- Immunità
- Alimentazione
- Stile di vita

Quando tutti questi fattori sono stabili e c’è una condizione di equilibrio tra le proporzioni, il numero e il tipo delle popolazioni di microrganismi che abitano il tratto digestivo si dice che c’è uno stato di EUBIOSI intestinale.
Nello stato di eubiosi la flora batterica è caratterizzata da specie non patogene, capaci di stimolare la digestione, la peristalsi (intestino: secondo cervello), l’immunità, di prevenire infezioni e la crescita di popolazioni patogene di microrganismi, inoltre ha azione detossificante verso le tossine.
Quindi avere l’intestino felice ed efficiente condiziona lo stato di benessere generale, non solo limitato all’apparato digerente.
Cosa può alterare l'equilibrio del nostro intestino?
La flora batterica nasce nel nostro organismo al momento del parto, il passaggio nel canale vaginale consente l’attivazione dei sistemi che portano alla formazione di una flora batterica eubiotica; già alcune ore dopo il parto iniziano ad essere presenti una flora batterica cutanea ed una intestinale.
Quando c’è uno squilibrio a livello del sistema nervoso autonomo, del sistema immunitario, a livello alimentare o uno stile di vita alterato inizia a crearsi anche uno stato di disequilibrio tra numero, proporzione e tipo delle specie batteriche del microbiota che porta al passaggio da uno stato di eubiosi ad uno di DISBIOSI intestinale.
Le possibili cause che possono provocare questo cambiamento vanno ricercate già dall’origine e possono essere:
- Tipo di parto
- Allattamento
- Svezzamento
- Alimentazione eccessivamente scorretta e/o sbilanciata
- Stile di vita/Stress
- Terapia farmacologiche croniche
- Disequilibrio a livello del sistema nervoso autonomo
- Disequilibrio immunologico
- Modificazioni dell’assetto ormonale

Uno stato di disbiosi può interessare anche organi distanti e apparentemente non collegati all’intestino.
Disbiosi: classificazione
La disbiosi può verificarsi in qualunque settore del tratto gastroenterico e a qualsiasi livello si verifichi condiziona la qualità di digestione dei nutrienti, della secrezione, della peristalsi e anche della flora batterica.
Le disbiosi possono essere di diverso tipo:
- Fermentativa, causata da un eccesso di zuccheri
- Putrefattiva, causata da un aumento della degradazione proteica
- Disbiosi da prevalenza di Candida o altri miceti
- Post infettiva causata da microrganismi esterni che sovvertono il rapporto della popolazione del microbiota
- Leaky Gut Syndrome o da alterata permeabilità
- Disbiosi da disequilibrio neurovegetativo e quindi a livello del sistema nervoso autonomo
Cosa vuol dire "Disbiosi da alterata permeabilità"?
La mucosa del lume intestinale (intestino: secondo cervello) è caratterizzata dalla presenza di cellule, gli enterociti, che formano un tappeto uniforme grazie alle Tight Junction che le tengono legate le une alle altre.
La barriera intestinale ha l’importante ruolo di filtro selettivo nei confronti di quel che si trova nel lume intestinale ed è capace di svolgere questa funzione grazie ad un insieme complesso di meccanismi.

Lo scopo della barriera è vario, ovvero da un lato deve permettere l’entrata delle sostanze nutritive e garantire un ottimale scambio di acqua ed elettroliti; dall’altro deve impedire l’ingresso di batteri, sostanze antigeniche, nocive o indesiderate in generale.
Quindi la permeabilità della barriera intestinale è selettiva.
Per svolgere questo compito la barriera è caratterizzata da uno strato di muco (barriera fisica), dalle Tight Junction che legano gli enterociti in modo da formare un tappeto uniforme senza spazi e da un insieme di cellule immunitarie che controllano e rispondono alle sostanze che passano.
Quando, per i fattori che abbiamo visto prima, si verifica uno stato di disbiosi le Tight Junction diventano più deboli, questo fa si che venga persa l’integrità del tappeto cellulare e si formino spazi tra le cellule che consentono il passaggio del materiale digerito nello spazio intercellulare.
La perdita di permeabilità della barriera e il conseguente passaggio di sostanze inconsuete fa si venga attivato il sistema immunitario in modo anomalo determinando un processo infiammatorio che danneggia ulteriormente la parete intestinale con successivo mancato assorbimento dei nutrienti; ma non solo, il passaggio di materiale insolito può causare danni a livello dei vari organi, non solo all’intestino.
Lo stato di disbiosi può causare anche intolleranze alimentari, gastroenteriti o, come detto sopra, malattie extraintestinali.
Possibili trattamenti Naturopatici
Una volta individuata la disbiosi e la sua gravità si può ricorrere all’utilizzo di prebiotici e/o probiotici, che non sono la stessa cosa. È possibile che, in base al tipo di disbiosi, vengano consigliati anche prodotti fitoterapici o oli essenziali, oppure si abbini un preparato di Fiori di Bach o la Reflessologia plantare. Perchè può succedere che una disbiosi a livello intestinale sia il riflesso di un blocco o un problema a livello emotivo e mentale. Molto importante infine, ma non per importanza, è l’alimentazione, la quale deve essere tale da favorire un buon microbiota e inoltre non deve sovraccaricare ulteriormente il nostro organismo.
