Pilosella in Fitoterapia

Pilosella

La Pilosella venne resa nota per la prima volta dalla Badessa di Bingen Santa Hildegarda, nel XII secolo, la quale ne segnalò le virtù terapeutiche indicandola come “tonico del cuore”.

Il nome del genere (Hieracium pilosella L.) deriva dal greco hìerax, “sparviere”, perchè si riteneva che questo rapace dovesse la sua acutezza visiva ai frutti di queste piante.

Si tratta di una pianta erbacea perenne, le cui foglie basali si presentano a forma di rosetta e sono ricoperte di peluria, per questo è chiamata “orecchio di topo” o “lingua di gatto”.

Quando fiorisce fa fiori gialli.

In fitoterapia è utilizzata l’intera pianta, fresca esplica al massimo le sue proprietà.

È nota per la sua azione diuretica alla quale si associa un’azione antiurica, avendo anche proprietà antisettiche è utile in caso di cistite e di infezioni delle vie urinarie.

Nei secoli passati la Pilosella è stata usata come valido presidio nei casi di emorragie interne ed esterne a seguito di traumi, malattie polmonari, gravi irritazioni intestinali; oggi queste prerogative sono superate da altre sostanze medicinali.

Per uso esterno la pianta esercita una buona azione astringente e antinfiammatoria cutanea su foruncoli o desquamazioni.